domenica 16 giugno 2013

Vorrei

Vorrei sorseggiare ancora una volta una bibita ghiacciata sotto l'ombrellone, al mare, sdraiato nell'ora del sole perpendicolare alla terra.
Vorrei rimanere in spiaggia fino a tardi e poi trovarmi con tutti gli amici per ammirare l'alba.
Vorrei fare un altro lungo viaggio in auto, col braccio fuori dal finestrino, il vento che s'infrange sul mio viso e di sottofondo un disco dei Pearl Jam.
Vorrei fare un'altra sorpresa alla persona che amo, per imbarazzarmi al suo stupore e ricordarmi il suo sorriso prima di dormire.
Vorrei avere un figlio, tra qualche anno, e provare a crescerlo come una persona migliore di me.
Vorrei leggere un libro o ascoltare un disco che ho messo da parte per troppo tempo, anteponendogli sempre mille altre cose inutili.
Vorrei trovarmi in un cinema vuoto e vedere un film che nessuno ha ancora visto.
Vorrei imparare a cucinare, a fare le capriole in acqua, a chiedere scusa subito se necessario.
Vorrei persino continuare per molto tempo a svegliarmi alle sei del mattino e affrontare le sfide di una nuova giornata di lavoro.

Ho pensato a tutte queste cose che vorrei fare quando ho riletto per l'ennesima volta la storia della triste fine di Stefano Cucchi, quando ho rivisto le terribili foto del suo cadavere, persino quando ho provato a credere che nessuno fosse responsabile della sua morte. Ho pensato che anche lui forse aveva una lista di desideri semplici, magari senza alcun sogno impossibile. Sono certo che tutti i suoi familiari non riusciranno più ad avere alcun "vorrei" che non sia seguito dalla parola "Giustizia".

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